Opposizioni a Palazzo Chigi: serve cabina di regia

23 mar 2020
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Il clima è ancora teso, ma il confronto tra Governo e Opposizioni sembra avviato sui provvedimenti economici, così come su quelli restrittivi. È l'ultimo decreto Chiudi Italia che ha generato incertezze e polemiche, soprattutto con sindacati e industriali. Il momento è tra i più difficili della storia del Paese, come ha spiegato il premier Conte, annunciando le nuove misure. A rischio è la tenuta economica e sociale, ed è proprio questo che presta la massima attenzione il Presidente della Repubblica. L'intervento di Sergio Mattarella è stato, ancora una volta, deciso e decisivo. Dopo le telefonate dei giorni scorsi, per chiedere maggiore flessibilità al centrodestra e più spirito di collaborazione all'esecutivo, all'indomani del varo del decreto Cura Italia, che dovrà passare al vaglio del Parlamento il più rapidamente possibile, ma tenendo appunto conto della dialettica politica e delle istanze del centrodestra, ora, il Capo dello Stato torna a sentire, da un lato, in continuo e costante interlocuzione il Capo del Governo, dall'altro il leader dell'Opposizione, Salvini, che da parte sua ringrazia il Presidente per l'impegno a favore il dialogo, necessario, spiega il segretario del Carroccio, per il bene del Paese. L'incontro, tra mascherine distanze di sicurezza, arriva all'indomani del nuovo appello di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia a un maggiore coinvolgimento. I leader dei Partiti, presenti anche noi con l'Italia di Maurizio Lupi, varcano il portone di Palazzo Chigi per un confronto con il Governo sui tanti nodi ancora aperti, da quello della gestione dell'emergenza sanitaria ai provvedimenti economici. Salvini chiede una cabina di regia comune, Giorgia Meloni vuole il Parlamento aperto a oltranza e chiede urgenti misure per imprese e famiglie. Il Vicepresidente di Forza Italia, Tajani, sottolinea lo spirito costruttivo del partito, con Silvio Berlusconi che in precedenza aveva sottolineato come le conseguenze economiche potrebbero essere drammatiche se non si dovessero aumentare gli aiuti. Ed è proprio su questo che potrebbe arrivare, nei prossimi giorni, l'apertura. Dopo aver esteso la serrata a tutti servizi non essenziali, il decreto che il Governo prepara per gli inizi di aprile dovrebbe avere un valore simile al Cura Italia, varato a marzo, 20-25 miliardi aggiuntivi, dopo la sospensione del patto di stabilità europeo. Qui, però, se il deficit annuale appare ostacolo superato, il debito che si andrebbe a incrementare resta un serio problema. Di qui i contatti con l'Europa sui possibili bond, le obbligazioni continentali, e il lavoro costante del Ministro dell'Economia, Gualtieri. Nelle prossime ore, un nuovo confronto sarà avviato, con i sindacati, sulle barricate per l'eccessivo numero di aziende ritenute essenziali e inserite tra le eccezioni alla serrata predisposta dal Governo. Confindustria avverte: perderemo 100 miliardi al mese e si entra in un'economia di guerra. Il rischio all'orizzonte è la chiusura definitiva e una disoccupazione galoppante.

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