Anno zero, tutto da ricostruire. il PD nella sua identità, il centro-sinistra nelle alleanze mancate, che hanno segnato la sconfitta. Nell'ammettere il risultato negativo, il Segretario Dem difende la linea seguita in campagna elettorale. Il campo largo, non è stato possibile afferma Letta, per responsabilità altrui abbiamo dovuto lottare contro il fuoco amico. E lancia un messaggio, guiderò il partito fino al Congresso probabilmente in marzo, ma non mi ricandiderò. La sfida resta una, ridefinire l'identità, riformare il partito. Dobbiamo tornare a parlare alla gente, serve una riflessione profonda, avverte il Governatore dell'Emilia Romagna Bonaccini, dato tra i possibili papabili alla segreteria. Più-Europa non supera il 3%, e chiede il riconteggio dei voti. Per gli alleati Verdi Sinistra, che hanno superato la soglia, è arrivata l'ora di costruire ponti e avviare il dialogo anche con il Movimento 5 Stelle. Ma intanto, dai 5 Stelle, secondo Letta, alleato impossibile perché responsabile della caduta del governo Draghi, Conte soddisfatto della rimonta, lo attacca. È sconfitto non cerchi cerchi il capro espiatorio. E sulla prospettiva di riallacciare il dialogo con i Dem, rimanda al dopo Congresso. Da comprendere, anche la posizione futura del terzo polo, che non sfonda numericamente. E ne l'obiettivo di contenimento della destra. Renzi, vola in Giappone e Calenda considera fallito il progetto del PD riformista. Piccolo, grande dettaglio, in questo schieramento mancato e mancante sia Letta, Conte che Renzi sono stati Presidenti del Consiglio. Lato personale non trascurabile.