E' scontro aperto tra Governo e opposizioni, dal salario minimo al rinvio del disegno di legge di ratifica del Mes, scelta quest'ultima giudicata come foriera di ulteriori tensioni con l'Europa e soprattutto come una tecnica per prendere tempo e nascondersi da una decisione ineluttabile, secondo PD e 5 Stelle, fino ad arrivare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza laddove alle accuse di ritardi rivolte all'esecutivo a replicare è il Ministro competente Fitto, che si dice al tempo stesso fiducioso e sicuro che il Governo abbia le carte in regola per risolvere i problemi del Paese. "Questa operazione che è realismo e responsabilità, bisogna avere coraggio di dirla, io penso che sarebbe irresponsabile dire che tutto va bene e non sottolineare invece le necessarie correzioni importanti che vanno fatte". Per il Sottosegretario Fazzolari c'è un'attenzione puntigliosa da parte di Bruxelles su alcuni progetti e che in passato non si era vista, di qui i ritardi nell'erogazione della terza rata. Ma le opposizioni non mollano la presa e attaccano la linea del Governo sul versante europeo e sulle politiche economiche e sociali a cominciare dal salario minimo laddove, fatto nuovo, s'è trovata una compattezza di tutte le forze politiche da Verdi e Sinistra, a + Europa, Azione, Dem e Pentastellati, fatta eccezione per Italia Viva di Renzi che ha marcato le distanze. Proposta di legge unitaria respinta però dal Ministro del Lavoro Marina Calderone secondo cui non ci si arriva per legge ma attraverso altri percorsi. Le opposizioni chiedono però ascolto: "Si tratta di offrire al Governo una proposta che noi riteniamo sensata per contrastare la piaga del lavoro povero, del lavoro precario, del lavoro sottopagato". Alla Ministra Calderone replica anche la segretaria PD Schlein: "Il Governo capisca che c'è sfruttamento". Mentre il leader 5 Stelle Conte chiede attenzione sui lavoratori troppo spesso piegati dalla precarietà.