Le prossime ore saranno impiegati a trovare una soluzione per spegnere la miccia della giustizia, perché se tutti nella maggioranza assicurano di voler tenere in piedi l'esecutivo, sulla prescrizione le posizioni appaiono ancora lontane e in Parlamento la situazione potrebbe farsi scivolosa. "Non ci fermeremo", avverte di nuovo Matteo Renzi, "nessuno vuol far cadere il Governo ma non accetteremo mai di diventare grillini". Al momento sembra tramontata l'ipotesi di tradurre in un apposito decreto, l'accordo raggiunto da Movimento 5 Stelle, PD e Leu. L'idea è invece di presentare un emendamento al decreto Milleproroghe alla Camera, che sospenda la legge Bonafede, facendo spazio al cosiddetto lodo Conti bis. Posto non ci siano obiezioni sull'ammissibilità, la maggioranza immaginerebbe di farlo passare in Commissione anche senza i voti di Italia Viva, per poi blindarlo in aula con la fiducia. Un percorso comunque non privo di rischi, ma intanto si guadagnerebbe tempo per tentare un'ulteriore mediazione col partito di Renzi, visto che in ballo c'è anche il via libera alla riforma del processo penale che il Guardasigilli potrebbe presentare in uno dei prossimi consigli dei Ministri. E nel frattempo il Governo andrebbe avanti con la fase due, la scrittura della nuova agenda. I tavoli di lavoro partono questa settimana e come dice Nicola Zingaretti, "è tempo di costruire".