Rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione e pensioni: le priorità sembrano essere queste, in vista della definizione di una manovra economica, oramai al rush finale. Entro la settimana, il Governo varerà la legge di bilancio, condizionata dalle previsioni economiche, tutte al ribasso, messe nero su bianco nel DEF, con una crescita, per quest’anno, ferma, ma che Renzi conferma possa arrivare all’1 per cento nel 2017. Poche, dunque, le risorse. La revisione delle aliquote IRPEF, è ad esempio già stata rimandata al 2018. Confermata invece la volontà di rinnovare, dopo sette anni di blocco, i contratti nel pubblico impiego. L’ipotesi prevede di stanziare 900 milioni, che sommati a quanto spetta al sistema delle Autonomie, Regioni e Comuni, porterebbe lo stanziamento a 1,5 miliardi. Somma lontana da quei 7 miliardi chiesti dai sindacati. Ma i colloqui tra Governo e rappresentanti dei lavoratori proseguiranno nelle prossime settimane. Altro capitolo prioritario è quello delle pensioni. In attesa di una maggiore chiarezza, sul meccanismo dell’uscita anticipata dal lavoro, attraverso il nuovo strumento dell’APE, il Ministro del lavoro, Poletti, conferma che per i pensionati che prendono circa 750 euro, ci sarà un aumento della quattordicesima del 30 per cento. Martedì il Consiglio dei Ministri varerà il decreto per le zone terremotate dell’Italia centrale.