"È più importante la modalità con cui si eleggerà il prossimo capo dello Stato, oppure il nome che ne verrà fuori? Per l'Italia, per il Paese". "Un po' più importante il nome, su! È più importante il nome. La modalità passa il giorno dopo, la modalità dopo serve a scrivere così dei romanzi, dei ricordi, il problema è avere un capo dello Stato che rappresenti il Paese, ecco questo è". "Però adesso sono tutti preoccupati, che da quella modalità derivino conseguenze per il Governo, per la stabilità, per la possibilità stessa di accedere ai risultati del PNRR, insomma una serie di considerazioni. Lei crede comunque resti che bisogna scegliere il nome migliore e comunque vadano le votazioni?". "Mah sì! Io voglio dire, il Paese ha bisogno di avere una continuità, se questa continuità sia garantita da Draghi che dura un anno in più da Presidente del Consiglio, quindi ha più potere per un anno o da Draghi che ha un'autorità per 7 anni, questo lo deciderà il Parlamento e lo deciderà Draghi, ma voglio dire, il problema è veramente di avere questa idea di continuità".