Prove di distensione sui migranti, Mattarella sente Macron

14 nov 2022

La crisi era e resta forte. Politica, certo, ma il rischio che si trasformasse in diplomatica, c'è stato. Di qui la necessità di un intervento ai massimi livelli istituzionali, era già accaduto in tempi recenti sull'asse Roma-Parigi, questa volta però il tema è di quelli sensibili per l'intera Unione Europea. I flussi dei migranti e la loro ridistribuzione. Un colloquio telefonico, forse atteso, dopo quanto accaduto tra il Capo dello Stato Mattarella e il Presidente francese Macron, una nota congiunta primo segnale, di Quirinale ed Eliseo, nella quale si ricorda quanto importanti siano le relazioni tra i due Paesi e si ribadisce la necessità che vengano poste in essere condizioni di piena collaborazione in tutti i settori, altro segnale, sia a livello bilaterale che in ambito comunitario. Tutti i settori, già, perchè se è vero che sugli sbarchi la tensione è salita è pur vero che sui temi economici, proprio in Europa, Italia e Francia sono spesso dalla stessa parte. Una mossa condivisa con il Governo è arrivata sabato sera subito dopo il rientro dalla delicata missione in Olanda, nel corso della quale Mattarella, proprio insieme al Ministro degli Esteri Tajani si era trovato a vedere a distanza l'acuirsi della tensione. Certo, favorire una svolta sui migranti non sarà facile, con l'intesa tutta da trovare. Ma ricordare e ricordarsi reciprocamente che ci sono altre questioni non da poco che accomunano forse aiuta. Chi rimarca la posizione italiana è il Presidente del Senato: "Io dico che il Governo italiano, l'Italia in tutte le sue istituzioni a partire dal nostro Presidente della Repubblica, ha tenuto la barra dritta, l'interesse nazionale va mantenuto ad ogni costo, certo, con i modi e i toni giusti". Nel Governo il titolare della Difesa Crosetto, chiede una regola europea e attacca: "Quelle ONG che, dice, sono come dei centri sociali galleggianti". E così il Vicepremier Salvini che tiene il punto: "Importante che l'Europa faccia la sua parte, come hanno detto tanti Paesi europei, non possono esser lasciati da soli, i Paesi del Mediterraneo. Quindi tutti devono fare la loro parte". Mercoledì in Parlamento è attesa l'informativa sulla vicenda Ocean Viking del Ministro dell'Interno Piantedosi ma dall'opposizione arrivano critiche severe alla gestione migranti dell'esecutivo. Il rischio ora, spiegano all'unisono è che l'Italia resti isolata in Europa.

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