Regioni in pressing per dare spinta a fase 2 con polemiche

08 mag 2020
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In attesa del varo del decreto maggio ribattezzato rilancio, disegnato per aiutare le imprese e le famiglie nella delicata fase due di riapertura graduale del Paese e che il governo continua a modellare per tentare un'approvazione nel fine settimana, la questione regioni torna sotto i riflettori. La fase 2 ha spinto molti governatori e cercare di riaccendere i motori del commercio prima delle date indicate dall'esecutivo. E così restano le tensioni con Palazzo Chigi. Alcune regioni, mordono il freno, dopo la fine del lock down e la provincia autonoma di Bolzano ha rotto gli indugi con l'approvazione di una legge che consente una graduale ripresa delle libertà di movimento, delle attività economiche e delle relazioni sociali, Governo ovviamente valuterà attentamente la nostra legge. Noi abbiamo nella legge stessa, anche previsto dei riferimenti anche ai protocolli d'intesa per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori anche alle indicazioni dell'istituto superiore per la sanità. Un atto che il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, annuncia di voler impugnare, ma che invece viene visto positivamente da Matteo Salvini, "È la strada giusta", scrive su Twitter il leader della Lega. Ma dalla Campania, il governatore De Luca, chiarisce diversamente. Allora chi vuole aprire domani mattina lo faccia, anziché parlare di apertura, apra se ne assuma responsabilitàm però facciamola finita, con questo chiacchericcio diventato davvero insopportabile. Il modello Campania, significa che noi dobbiamo aprire tutto, ma avendolo l' obiettivo di non richiudere una settimana dopo. E in attesa di un nuovo documento della task force guidata da Vittorio Colao, da forza Italia. le parole di Antonio Tajani, sulla ripresa. Bisogna lavorare con ovviamente con prudenza, con attenzione, ma far ripartire la macchina delle dell'economia, perché ci sono decine di migliaia di italiani che rischiano il posto di lavoro, pensiamo a tutto il settore del turismo, ma pensiamo all'agricoltura e parlate del Governo, il Governo ritarda ritarda ritarda. Quando c'è una rivolta generalizzata delle regioni, vuol dire che qualche cosa non funziona nel coordinamento. Sul dl rilancio. Infine alcune indiscrezioni, come l'ampiamento dell'autocertificazione per le aziende che chiedono alle banche i prestiti garantiti dallo stato, in modo da velocizzare il processo di erogazione e poi novità in tema di cassa integrazione. Stop ai licenziamenti e ancora su smart working e bonus baby sitter un cantiere ancora aperto in attesa del testo finale.

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