La ministra Daniela Santanchè guadagna tempo in tribunale, ma le lancette della politica sembrano dirle che il tempo è quasi scaduto. La Ministra bolla come fake news, intanto la versione secondo cui avrebbe cambiato avvocato per far slittare l'udienza preliminare. "Io non ho cambiato nessuno avvocato, fake news. Non ho cambiato l'avvocato, il mio avvocato è Pelanda. Ho aggiunto l'avvocato Salvatore Pilo sostituendolo al civilista. Trovate giuste le dichiarazioni di Bignami nel senso che io ho parlato chiaro in Parlamento, ho detto che se dovesse arrivare il rinvio a giudizio, cosa che faccio gli scongiuri e che comunque non è né domani, né fra 10 giorni farò le mie valutazioni". In Parlamento però non c'è più solo l'opposizione a chiederne le dimissioni. Ora anche il suo partito, quantomeno una fetta importante, mette in relazione l'eventuale nuovo rinvio a giudizio per la presunta truffa dei fondi Covid ai danni dell'INPS, con l'inevitabilità di un suo passo indietro. A dirlo a Sky TG 24 nel modo più chiaro. possibile il Capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami. "Noi riteniamo, come ha detto il Ministro stesso, che nel momento in cui ci dovesse essere un rinvio e lei ha detto chiaramente che questo sarebbe oggetto di una profonda riflessione, si arriverebbe a una presa d'atto la necessità di rilasciare l'incarico, non perché stia governando male il turismo, dove anzi abbiamo dei dati che sono assolutamente premianti. L'Italia ha superato anche la Francia, in ordine all'attrattività del turismo, ma per garantire a lei la possibilità di difendersi nel modo più sereno possibile". Le opposizioni intanto ribadiscono la necessità di un passo indietro della Ministra del Turismo. "La Santanchè cerca di prendere tempo nel processo che la riguarda e cambia l'avvocato all'ultimo momento, ma una cosa è certa, sarebbe un atto di igiene politica che lei si dimettesse". C'è da dire che non tutti nella Maggioranza spingono per le dimissioni della Santanchè, il clima è cambiato, il rapporto sempre più teso con la Magistratura ha influito, anche perché tra poche ore in aula alla Camera si vota la mozione di sfiducia al Ministro Nordio, e non c'è un modo migliore per ricompattare la Maggioranza di Giorgia Meloni. .