Sul tema degli studenti stranieri nelle scuole italiane la discussione politica continua ad avere le vesti della polemica fra maggioranza e opposizione, tanto più dopo l'intervento del Ministro dell'Istruzione Valditara che concordando con l'idea di Salvini di un tetto del 20% di alunni non italiani nelle classi, ha rilanciato la necessità di un limite proprio, ha spiegato, per agevolare l'assimilazione ed evitare le classi ghetto. Tutto parte dalla vicenda della scuola di Pioltello che ha deciso la chiusura per la fine del Ramadan, ma da lì la questione si è allargata anche politicamente, visto l'apprezzamento arrivato a quell'istituto scolastico da Mattarella e visto che gli interventi di Salvini e Valditara sono giunti dopo quello del Capo dello Stato. Per il Sottosegretario all'Istruzione, Paola Frassinetti, Fratelli d'Italia, ha ragione il titolare del Ministero nel dire che è fondamentale la vera integrazione degli studenti stranieri, quindi va anche potenziato l'insegnamento della lingua italiana con corsi specifici. A sostenere l'utilità di un tetto di stranieri per evitare le classi ghetto è anche Forza Italia, mentre dall'opposizione le critiche sono dure e la visione è opposta. "Le decisioni di Valditara servono ad evitare delle classi ghetto, in cui ci siano o solo bambini italiani o solo bambini stranieri, un limite al numero massimo serve per favorire l'incontro nella scuola e l'integrazione. Chi critica queste misure è ignorante ed è razzista". "Credo che sia una posizione propagandistica del duo Salvini Valditara, i bambini non sono italiani, pakistani, cinesi, afghani, sono bambini. Pensare a inserire le quote è una follia". In realtà c'è fin dal 2010 una circolare ministeriale che prevede un tetto del 30% di studenti stranieri con ridotta conoscenza dell'italiano, ma le deroghe sono da subito state frequenti specie al Nord dove ci sono più presenze di alunni non italiani. Adesso il tema è di nuovo oggetto di scontro.