Ucraina, Meloni: "No a nostre truppe sul terreno"

00:02:06 min
|
3 giorni fa

Coinvolgere gli Stati Uniti, invitarli al prossimo vertice perché con Donald Trump si può e si deve parlare. Giorgio Meloni non accantona l'ambizione di un'asse a tutto tondo con gli USA ed al vertice dei volenterosi spinge affinché vengano inclusi nelle prossime riunioni. Un modo forse anche per evitare che alla fine il dialogo si limiti alle telefonate con Macron, che però ringrazia per l'apertura di un modello simile all'articolo cinque della NATO, nessun ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica, ma impegno comune alla sua difesa. Per Roma la migliore garanzia di sicurezza, con Parigi che promette un approfondimento tecnico. Per il resto niente invio di truppe, l'Italia conferma il proprio no, mentre dice sì al coinvolgimento delle Nazioni Unite in iniziative di peacekeeping o monitoraggio, ma dopo un accordo di pace in quel contesto è pronta a fare la propria parte. E se da un lato la premier sostiene gli sforzi di Trump, dall'altro propone anche un cessate il fuoco totale sulle infrastrutture critiche, a partire da scuole ed ospedali per costringere la Russia a dimostrare la sua buona volontà e salvare le vite dei civili. Una postura che tiene conto delle diverse sensibilità dentro la maggioranza nel giorno in cui l'Esecutivo arriva al giro di boa. Prima della foto opportunity all'Eliseo, la premier celebra la metà della legislatura con un video sui social in cui rivendica coesione e determinazione della sua squadra di governo. "Dopo due anni e mezzo abbiamo ancora il consenso della maggioranza dei cittadini, cosa non scontata e la maggioranza ancora coesa. Cosa ancora meno scontata. Ecco perché la riforma del premierato, che intanto procede in Parlamento, è una riforma che io considero fondamentale per l'italia perché fa due cose essenziali restituisce ai cittadini il pieno potere di scegliere da chi vogliono essere governati e garantisce che chi viene scelto abbia il tempo necessario per realizzare il mandato che ha ricevuto. Così sarà finalmente possibile dare continuità alle strategie di lungo periodo e costruire un'italia più forte, più autorevole, più competitiva." .