Il fascismo è ormai consegnato alla storia, la nostra posizione in Occidente è cristallina. Giorgia Meloni parla ancora ai media internazionali, lo fa con un video in inglese in cui torna a posizionare un eventuale Governo da lei guidato nel solco del Patto euroatlantico. Sono presidente del Partito conservatore europeo e condividiamo gli stessi valori dei Tory britannici, dei Repubblicani Usa o del Likud israeliano. É un modo per rassicurare che in caso di vittoria non ci sarà alcuna svolta autoritaria e neppure alcuna uscita dall'Euro. Sciocchezze, spiega la Meloni, ricordando la condanna senza se e senza ma alla Russia per l'aggressione all'Ucraina, senza bisogno di incipriarsi come l'aveva accusata Letta, frase misogina ed infelice, taglia corto la leader di Fratelli d'Italia, che trasuda un'arcaica visione di donne tutte trucco e borsetta. Anche Berlusconi dice che è pronta ad essere la prima donna premier e nel caso di vittoria la sosterrà da un seggio al Senato per il quale conferma di volersi candidare proprio là, dove la sua vita parlamentare fu interrotta dalla legge Severino. In settimana il centrodestra presenterà il programma definitivo, ci saranno il nucleare e il ponte sullo stretto assicura Salvini mentre la Flat Tax è sul tavolo ma non tutti sono convinti, per la Meloni, ad esempio, meglio ridurre le tasse alle imprese in base alla logica più assumi meno paghi, ma una sintesi si troverà già nelle prossime ore assicurano i tre leader che da oggi non devono più dividersi neppure sul caso Sicilia, Nello Musumeci candidato governatore spinto proprio dalla Meloni si ritira, non tutti mi vogliono per cui cercatevi un altro.