C'è una community tutta tutta italiana che si definisce il primo social fashion re-commerce. È Armadio Verde, che punta a ridare valore ai capi di abbigliamento e agli accessori che non si utilizzano più e che sono ancora in ottime condizioni. Armadio Verde si basa sui fondamenti dell'economia circolare per creare un ecosistema virtuoso tra chi compra e chi vende. Punto di partenza è infatti l'invio dei vestiti che non si usano più. Questi vengono valutati e si ottiene in cambio una moneta virtuale, la Stellina, che permette poi di acquistare, sempre sul sito, capi inviati da altri utenti. “L'idea è nata da un'esigenza personale. Dopo un anno i nostri bambini praticamente avevano invaso l'armadio di camera loro, e quindi c'erano numerosi articoli che erano ancora col pendaglio, nuovi, inutilizzati, ho chiuso gli occhi e ho immaginato che tutti avessero lo stesso identico problema e quindi avevo immaginato la necessità di una soluzione che risolvesse questo problema in famiglia”. “Il sito è molto semplice da utilizzare sia dal computer che anche da telefono, da mobile. Appunto, questa è la homepage, cliccando su “Collezione” è possibile vedere l'offerta di tutti i prodotti, che si rinnovano più volte al giorno, quindi ogni giorno vengono pubblicati più volte molti nuovi vestiti. Andando sui filtri io posso scegliere, appunto, tra vestiti, scarpe e borse da donna, da uomo e da bambini. Oltre la taglia, posso indicare – non so - la stagione, il colore oppure le marche. Questo capo era di un'utente. Lo apriamo e vediamo innanzitutto tre fotografie, poi sulla destra dell'immagine troviamo la marca, è indicata la marca, e le misure”. Dunque, per iniziare ad entrare da subito nella filosofia di Armadio Verde è consigliabile preparare un pacco con i primi capi da spedire. Una volta spediti, i capi vengono ricevuti in un grande magazzino che si trova alle porte di Genova. Qui, con un sistema tecnologico realizzato interamente dai ragazzi di Armadio Verde, i vestiti vengono valutati, gli vengono attribuite le stelline, vengono analizzati, catalogati, fotografati e poi inseriti sul sito. Ogni giorno si calcola che vengano elaborati circa 3500 capi. “Tutti i vestiti che riceviamo chiaramente devono superare un controllo qualitativo perché quello che tu vuoi ricevere esattamente deve essere in perfette condizioni. Quindi questo... tutto ciò che noi non accettiamo, per dare comunque valore anche a questo, vengono devoluti in beneficenza, e quindi regaliamo 20 tonnellate di abbigliamento al mese”. Con tutti i vestiti commercializzati sono stati risparmiati 3 milioni di metri cubi d'acqua, che corrispondono a riempire circa mille piscine olimpioniche, e si è risparmiata la CO2 pari a circa 5 mila voli tra Roma e Delhi. Il mondo dei consumatori, ci spiegano ancora da Armadio Verde, è cambiato ed è già allo studio un sistema che permetterà alle aziende di avere una soluzione chiavi in mano per gestire tutta la filiera della seconda mano, dal ritiro alla gestione, alla vendita.