La siccità e le alluvioni, due facce della stessa medaglia chiamata crisi climatica che vede l'Italia sempre più colpita. Sono oltre 300 infatti gli eventi meteo estremi e registrati nel nostro Paese nel 2024, il dato arriva dal nuovo rapporto dell'Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol. Un dato clamoroso soprattutto se confrontato con il 2015 quando gli eventi furono appena 60 ma che non sorprende. Da anni la Scienza avverte che con l'aumento delle temperature provocato dai combustibili fossili, crescono in intensità e frequenza anche gli eventi estremi soprattutto in un hotspot climatico come il Mediterraneo. L'anno che si sta chiudendo è stato segnato soprattutto dai casi di allagamento da piogge intense ma anche dai danni della siccità, il Nord Italia, in particolare l'Emilia Romagna, è stata la zona più colpita. Eventi estremi che mettono a rischio vite umane provocano danni all'economia e ai trasporti: "E' per questo che è urgente stanziare le prime risorse economiche per attuare il Piano Nazionale di adattamento climatico e approvare una legge per fermare il consumo di suolo e le regole per facilitare il riutilizzo delle acque reflue depurate su terreni agricoli". Intanto i dati di Copernicus confermano che il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato, un record che richiederebbe una forte accelerazione della transizione e un adattamento a un mondo più caldo, caratterizzato appunto dagli eventi estremi.