Earth Day, l'impresa di Omar Di Felice per il clima

22 apr 2022
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"È la giornata mondiale della Terra e noi abbiamo ospite questa mattina un amante del pianeta, eccolo qui, Omar Di Felice, che sul suo profilo Instagram, l'ho sbirciato ieri sera, leggevo ti definisci planet lover. Tu sei tra l'altro un ciclista estremo. Intanto vorrei chiederti dov'è la bicicletta, visto che mi sarei aspettato di vederti in sella stamattina invece mi pare di no. Hai concluso il primo giro del mondo artico e sei risultato essere il primo ciclista al mondo ad attraversarlo lungo le sue tre linee di confine. Allora raccontaci un po' quest'esperienza ma prima non eludere la mia domanda, dov'è la bici?" "Sì buongiorno, allora la bicicletta in questo momento mi sta aspettando in realtà perché sapevo del collegamento con voi e quindi appena concluso andrò a fare una piacevole sgambata a temperature sicuramente più miti rispetto a quelle che ho trovato lungo il giro del mondo Artico". "Senti posso chiederti Omar come ti è venuto in mente quest'idea?" "Mah allora, diciamo che a un certo punto, mentre come d'abitudine stavo un po' cercando di capire dove avrei potuto portare le mie ruote quest'inverno, non riuscendo a trovare una zona specifica, non riusciamo a focalizzarmi su un determinato paese, una determinata rotta, ad un certo punto ho iniziato ad osservare il mappamondo cercando di guardarlo però da un punto di vista diverso, quindi dall'alto, e guardando appunto il Polo Nord ho visto questa successione data dalla linea di confine principale, quindi il circolo polare artico, e mi sono detto perché non fare qualcosa di diverso? Molti ciclisti, molti viaggiatori hanno fatto il giro del mondo in bicicletta e fanno, compiono talvolta viaggi attraverso il mondo, ma mai nessuno aveva pensato di farlo restringendo un po' il campo d'azione e andando a guardare il mondo dall'alto, quindi non frontalmente ma appunto guardandolo, immaginandolo, come se fossimo un po' nello spazio e quindi osservando dall'alto il mondo mi sono detto beh, potrei girare con la mia bicicletta intorno al Polo Nord partendo dall'est e arrivando all'ovest e movendomi lungo le sue linee di confine". "Allora, a parte la sfida estrema, c'è un obiettivo preciso di questo viaggio che è quello di raccontare in maniera sicuramente straordinaria, molto accattivante, i cambiamenti climatici Omar" "Si esatto, allora diciamo che il ruolo di noi atleti aldilà appunto della sfida del challenge sportivo, che non è il primo che compio ma che definisce un pò l'inizio o una serie, diciamo, di progetti legati nel contenitore che io ho definito Bike to 1.5 ºC, quindi la bicicletta come veicolo attraverso cui andare a cercare di raggiungere quell'obiettivo più sfidante che l'umanità si deve dare cioè il contenimento dell'aumento della temperatura media entro il grado e mezzo. Quindi ho cercato di realizzare un giro del mondo che fosse anche poi l'occasione per poter raccontare e parlare di quello che è il cambiamento climatico, di quella che è la crisi climatica. Molto spesso noi vediamo il mondo Artico e quella porzione lì della nostra Terra come qualcosa di molto lontano. Noi abbiamo un immaginario dell'orso polare che va alla deriva su questi iceberg che si continuano a staccare sempre più spesso e sempre più drammaticamente, ma in realtà quello che succede all'Artico riguarda molto da vicino noi. Il mondo Artico è un termometro della febbre di tutto quanto il pianeta e quanto stanno aumentando le temperature, circa due volte più velocemente rispetto al resto del pianeta, ha poi degli impatti sul clima di tutto quanta la Terra, non soltanto di quello che accade lassù". "Omar, aumentano le temperature, diminuiscono di molto le precipitazioni anche nel nostro paese. Negli ultimi 30 anni, pensate, che meno 40% in meno, questo è un dato veramente allarmante e a farne le spese naturalmente è l'agricoltura, che è il settore che consuma più acqua. Non piove, le riserve nel sottosuolo iniziano ormai a scarseggiare già da un bel po' in verità. Omar, ultima domanda per te, qual è la prossima sfida?" "Allora, sicuramente ora ci sarà un piccolo periodo di riposo e poi inizierò a progettare in realtà già a maggio farò ancora un viaggio in Europa, non posso ancora svelarlo, però sarà sempre sotto diciamo il grande cappello del mio progetto Bike to 1.5°C, questo progetto di divulgazione scientifica che mi ha visto poi coinvolgere, in collaborazione con l'associazione Italian Climate Network, scienziati, esperti, climatologi e sempre di più cercherò di raccontare attraverso le loro voci e la loro esperienza quella che è la crisi climatica e soprattutto cercando poi di offrire anche una serie di soluzioni che possono andare veramente dalle grandi soluzioni fino poi alle nostre azioni quotidiane il cui cambiamento può definire veramente un cambio di passo". "Allora grazie a Omar Di Felice, buona pedalata, si dice così a un ciclista estremo? Va bene?" "Va benissimo, grazie a voi e buona giornata e buona giornata mondiale della Terra a tutti" " Grazie Omar, buon lavoro e a presto".

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