Le 100 città più inquinate del 2023 si trovano in Asia, ma gli effetti negativi di quell'aria si riflettono anche nel resto del pianeta, mettendo a rischio la salute di miliardi di persone. A dirlo è il più recente rapporto sulla qualità dell'aria, stilato da IQAir, una società privata svizzera, che monitora la qualità dell'aria in tutto il pianeta. La stragrande maggioranza di queste città, ben 83, si trova in India e i parametri di tutte superano di 10 volte i limiti stabiliti dalle linee guida sulla qualità dell'aria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo studio ha preso in considerazione il particolato fine, il PM 2,5, che è l'inquinante più piccolo ma anche il più pericoloso. Se inalato, infatti, viaggia in profondità nel tessuto polmonare e può entrare nel flusso sanguigno. Solo il 9% delle oltre 7800 città analizzate ha registrato una qualità dell'aria che soddisfa gli standard dell'OMS, secondo cui i livelli medi annuali di queste polveri sottilissime non dovrebbero superare i 5 microgrammi per metro cubo. "Un inquinamento atmosferico che ha un impatto su ogni aspetto della nostra vita", ha spiegato il CEO di IQAir Global. Aggiungendo che nei paesi più inquinati esiste la concreta possibilità che le persone vivano dai 3 ai 6 anni di vita in meno. Rischio evitabile con una migliore qualità dell'aria. Nel 2023 questo parametro in Bangladesh ha superato di quasi 16 volte le linee guida di sicurezza, redendolo il paese con la peggiore qualità dell'aria a livello globale, seguito da Pakistan e India. Una impietosa classifica che salva soltanto una manciata di paesi dove l'aria risulta ancora a respirabile, tra cui la Finlandia, la Nuova Zelanda e la Polinesia francese. Secondo l'OMS, 7 milioni persone muoiono ogni anno a causa dell'esposizione a particelle fini nell'aria inquinata e il 91% della popolazione mondiale vive in luoghi in cui la qualità dell'aria supera i limiti delle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.