Turismo sostenibile, la parola ai ragazzi

"Cercare nuove normative per limitare il consumo di plastica, per cercare di rendere il turismo sostenibile anche per quanto riguarda emissioni di CO2, emissioni per trasporti, ecc". Pensare al futuro dei paesi invertendo i ruoli. E allora persone, pianeta e prosperità sono il centro del turismo di domani secondo 130 giovani tra i 12 e i 18 anni, che da 60 paesi del mondo sono stati chiamati a raccolta nel primo summit dedicato ai giovani che si tiene a Sorrento, organizzato dal Ministero del Turismo ed Enit con l'Organizzazione mondiale del turismo. "Una particolare attenzione sul turismo accessibile, una sensibilità molto forte sull'accessibilità per le persone con disabilità, una sensibilità molto forte sulla sostenibilità e quindi non è una moda come qualcuno pensa ma diventerà sempre più uno dei driver su cui vengono scelte le destinazioni, in particolare per i giovani che quindi sono il futuro". "Abbiamo rilevato un forte interesse dei giovani verso l'Italia. L'Italia è il secondo paese più desiderato in Europa dopo la Francia, ma il più desiderato per i tedeschi, per gli inglesi, il terzo più desiderato per i cinesi, quindi è nel cuore dei giovani, quindi sta noi a accompagnare questo loro desiderio e trasformarlo in realtà per il turismo di oggi e il turismo di domani". Al termine della simulazione dell'assemblea generale dell'organizzazione mondiale, i ragazzi hanno rivolto un invito ai leader politici e istituzionali, con i quali si sono confrontati, per favorire i diritti, l'inclusione contro plastica, inquinamento e spreco alimentare, per la riduzione della povertà e per il turismo sostenibile per i territori. "Alle Nazioni Unite, allo UNWTO, io e il Segretario Generale siamo felicissimi, perché questo esattamente quello che vogliamo, contaminare e offrire una piattaforma dove i ragazzi parlino e vengono ascoltati al pari livello di un ministro". Tra i tanti i temi affrontati durante gli incontri con politici e istituzioni, uno dei più sentiti e un futuro sostenibile anche dal punto di vista delle nuove professioni e dell'innovazione nel turismo. "C'è stato un bel confronto rispetto a quelle che sono le loro richieste, quindi un turismo più sostenibile che guardi anche alle opportunità occupazionali innovativi che anche la digitalizzazione può offrire su questo fronte".