Il dialogo finora inedito con i musulmani sciiti, la preghiera sulla casa di Abramo, la visita ai luoghi che erano stati conquistati dall'Isis, la persecuzione dei cristiani. I giorni che il Papa ha trascorso in Iraq hanno stupito per la loro intesa densità. Ma il viaggio del Papa in Iraq non si è concluso con la partenza dell'aereo da Bagdad, del significato della visita e di molto altro Francesco ne ha parlato nella conferenza stampa che ha fatto qui a diecimila metri di altezza. Ma oggi è l' 8 marzo, il Papa hai incominciato la conferenza facendo un sincero omaggio alle donne. Perché non c'è la festa degli uomini, anche con l'incontro con la signora del Presidente, dice noi, gli uomini, siamo sempre in festa, vuole fare una festa alle donne e la moglie del Presidente ha parlato bene sulle donne, mi ha detto cose belle oggi, quella forza che hanno le donne per portare avanti la vita, la storia, la famiglia, tante cose, complimenti a tutti. Poi Francesco dice che il mondo non ha ancora preso coscienza che migrare è un diritto umano, parla di Mosul, che non immaginava fosse così distrutta e dei cristiani perseguitati e definisce il grande ayatollah al-Sistani un grande saggio e un uomo di Dio, dice che vorrebbe visitare il Libano, ma ancora non ci sono le condizioni e di quanto gli sia pesato in questi mesi la reclusione per il Covid e il non poter effettuare viaggi.