"Questo è un periodo di festa. Loro vedono gli altri che festeggiano e loro si sentono ancora più esclusi e emarginati. Allora abbiamo contattato questo meraviglioso hotel, il Principe di Savoia, chiedendo che per un giorno si possa aprire alla solidarietà". Il tradizionale appuntamento con la Befana dei poveri è qui a Milano, dove in uno dei più lussuosi hotel del Capoluogo lombardo, il pranzo viene servito nel salone delle feste. Coloro che hanno la pettorina rossa, volti noti e conosciuti soprattutto, sono i camerieri, al tavolo ad attendere le portate, gli ospiti che vivono nei dormitori. "È una tradizione che è giusto venga ripetuta perché è un momento in cui diamo la possibilità, lo spazio a una parte della nostra società che purtroppo vive ai margini". A cucinare il pranzo è arrivato da Montecarlo lo chef personale del Principe Alberto di Monaco, Christian Garcia. "Le penne alla Pavarotti e dopo c'è pollo con la zucca dell'orto del Principe Alberto". Incontriamo qualcuno che ci racconta la sua storia, come questa signora ucraina che nel suo Paese lavorava come chirurgo medico e adesso qui è in cerca di lavoro. "Sono un dottore, in sono un chirurgo. Per 14 anni ho fatto chirurgia in Ucraina. Adesso sono arrivata qua, ho lavorato un po' massaggiatrice ma ho lavorato a nero". Come lei tanti altri. "Io, vivendo da sola mi verrebbe la malinconia". Ci sono anziani e più giovani, famiglie e bambini, tutti uniti nella speranza che la loro situazione possa migliorare, con un lavoro dignitoso che la maggior parte qui sta ancora cercando.