Il problema più grande nel passaggio più semplice. Le prenotazioni ci sono, i vaccini, gli hub, gli operatori, ma mancano le persone. La campagna vaccinale in Lombardia è rallentata da diverse complicazioni tanto che l'assessore al welfare Moratti si espone, definendo Aria, la società incaricata dalla regione, inadeguata a gestire le prenotazioni in maniera decente. Parole forti, in attesa di una riunione per decidere come procedere, prima che la gestione passa a Poste Italiane. Solo 58 persone sono state contattate a Cremona, l'hub può vaccinare sino a 1200 e le fiale sono disponibili. L'azienda sanitaria garantisce che i vaccini non sono stati buttati, ma gli sms non sono arrivati ed è stato necessario contattare le persone al telefono, così come è avvenuto il giorno precedente a Monza, Varese e Como, dove poche ore prima hanno realizzato che le liste degli appuntamenti erano vuote. È successo che le agende che dovevano contenere 700 persone non erano piene, per cui ci siamo attivati noi di Asst e lariana abbiamo telefonicamente avvertito una serie di soggetti che erano nella fase 1 bis, cioè soggetti che erano già stati chiamati dagli enti e che non sono potuti venire, quindi abbiamo riempito parzialmente le agende. Mentre gli ospedali a Como sono ancora invasi dal covid, c'è chi si presenta e non si vaccina, chi teme AstraZeneca bloccato e reintrodotto, ma le defezioni sono contenute. Insegnanti attendono in fila. Qui il sistema ha funzionato 700 appuntamenti e il comune desiderio di uscirne il prima possibile. Questo vaccino è l'unica via d'uscita. Speriamo che sia così.