Controlli di pubblica sicurezza serrati per Capodanno, stop alla vendita di superalcolici, ma anche di bevande in bottiglia, contenitori di vetro o lattine in tutto il centro allargato, la cerchia esterna per intenderci, che comprende anche zone non proprio centrali. Soprattutto il debutto delle zone rosse, aree ben precise che saranno vietate per tre mesi, dal 30 dicembre al 31 marzo, a chiunque assuma atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, oltre che a chiunque abbia precedenti o anche solo segnalazioni per reati che vanno dal furto alla rapina, dalla detenzione al porto d'armi abusivo, dei reati contro la persona e la violenza sessuale, a quelli per droga. È tutto contenuto in un'ordinanza prefettizia emessa al termine del Comitato Provinciale per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza, l'ultimo del 2024, presieduto dal Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. Cinque le zone rosse: Piazza Duomo e aree limitrofe, Darsena e Navigli, Stazione Centrale, Garibaldi, da Gae Aulenti a Corso Como e Rogoredo, Corvetto compreso. Chi sarà considerato un concreto pericolo per la sicurezza pubblica e anche chi sottoposto a controllo risulterà avere i precedenti in questione, riceverà un verbale per divieto di stazionamento, una sorta di Daspo, un divieto di tornare in quella zona fino al 31 marzo. E non è tutto, violare un'ordinanza prefettizia è un reato punito dall'articolo 650 del codice di procedura penale. Tutto questo in previsione di possibili eccessi nei festeggiamenti e anche, si legge nell'ordinanza, in considerazione dell'attuale contesto politico internazionale. Come dire, attenzione all'uso di alcol e droghe, ai violenti e ai rapinatori recidivi, ma anche agli attacchi terroristici.