Al buio, tra macerie e acqua, a 60 metri di profondità in quel palazzo di 10 piani capovolto che è la centrale elettrica sulle sponde del lago Suviana. "Una ricerca massiva all'interno dei piani -8, -9 e -10 dove pensiamo di trovare le persone che sono rimaste coinvolte in questo incidente". Anche i sommozzatori si erano dovuti fermare perché l'acqua all'interno continuava a salire mettendo a rischio anche loro. Il bilancio di questo dramma del lavoro è finora di tre vittime e cinque feriti. Trovarli vivi, i quattro dispersi, è un miracolo in cui tutti vogliono ancora credere. Anche Enel Green Power che gestisce l'impianto collabora alle operazioni insieme alla Protezione Civile regionale. "Tre tipologie di prelievi. Due prelievi in lago: uno di fronte all'impianto, uno al centro del lago. E un altro prelievo all'interno appunto diciamo della vasca dove si stanno eseguendo le operazioni. Questi prelievi dovranno caratterizzarsi dal punto di vista della presenza di olii e idrocarburi che noi abbiamo in superficie e all'interno dell'acqua". L'inchiesta dirà cosa ha scatenato quella scintilla e quell'esplosione della turbina durante il collaudo. Per ora il fascicolo della procura è solo un'iscrizione tecnica. L'ipotesi è omicidio e disastro colposo senza indagati. Il lutto, lo shock e la rabbia per le ennesime morti bianche porteranno in piazza a Bologna, giovedì, i lavoratori, mentre sarà indetto lo sciopero generale.