Professore, i rischi della fase 2 e l'importanza dei test sierologici. Dobbiamo porre grande, grande attenzione all'applicazione delle regole che ci siamo dati, regole che ci proteggeranno e che probabilmente ci potranno far uscire fuori dal tunnel di queste epidemiologia. Quindi, cosa deve fare la sanità pubblica, cosa stiamo facendo noi? Abbiamo avviato, lunedì comincerà, una grande campagna di siero-prevalenza, quindi una campagna per un approfondimento diagnostico ed epidemiologico circa la diffusività del virus perché il tampone che resta sempre e comunque un test privilegiato è opportuno, soprattutto in questa fase, appunto, di fase 2 eccetera, accompagnare il test sierologico che rivediamo si fa in due modi, è un test venoso per cui si prende il prelievo dalla tracheale e un test arterioso pungendo il polpastrello del dito, ci dicono se noi siamo venuti in contatto con il virus, per cui se superiamo un certo cut-off delle IGM o delle IGG, noi dobbiamo farci il tampone. Per quanto riguarda le cure, da questo virus si può guarire è quello che stiamo vedendo, ma quali sono le cure in questo momento a nostra disposizione e soprattutto quale è la situazione rispetto alla cura con il plasma? Oggi si parla, giustamente e correttamente, anche un tentativo di utilizzare il plasma dai cosiddetti convalescenti che poi sono pazienti guariti clinicamente, abbiamo avuto anche un'autorizzazione dal comitato etico, di cui faccio parte, perché il comitato etico nostro oggi dello Spallanzani è comitato etico nazionale, ha valenza nazionale sulle sperimentazioni dei farmaci e questo plasma verrà utilizzato anche su adesso su un paziente anche molto, molto giovane, il plasma utilizzato, plasma da convalescente, viene utilizzato in pazienti, quindi è un atto terapeutico, che nulla c'entra con il vaccino che è invece un atto di prevenzione. Per quanto riguarda il vaccino allora quali sono i tempi, quando partirà la sperimentazione sull'uomo e soprattutto quando sarà pronto questo vaccino per la sua commercializzazione? Saremo in grado, tra fine giugno inizio luglio, di poter sperimentare su questi cittadini volontari sani e quindi i tempi secondo me saranno molto veloci, se continuiamo ad essere così bravi e rapidi e per la fine dell'anno probabilmente potremmo anche avere il vaccino in termini commerciali e poter vaccinare le popolazioni nel 2021.