Come ogni lunedì mattina, qui nell'unità di crisi, è in corso la riunione dei vertici regionali. In videoconferenza da Roma, dove si trova per l'elezione del Presidente della Repubblica anche il governatore Alberto Cirio. Si concertano le strategie per arginare la pandemia nel primo giorno in cui il Piemonte torna in zona arancione. Nel weekend c'è stata un'impennata di ospedalizzazioni, anche se le soglie di occupazione del 20% delle terapie intensive, del 30 dei reparti ordinari, sono superate solo di qualche punto percentuale. Le restrizioni della zona arancione, come vediamo da questo grafico, riguardano di fatto solo chi non è vaccinato e impattano soprattutto sugli spostamenti. D'altronde, i numeri parlano chiaro più di due terzi dei ricoverati Covid non ha il vaccino; la buona notizia nonostante il fresco arancione è che il picco di questa questa ondata si sta avvicinando. Siamo ormai alla cima della curva che stiamo salendo su questo plateau; la crescita è in costante diminuzione quindi ci aspettiamo che per fine mese cominci a discendere il numero dei, soprattutto quello che a noi interessa, dei ricoverati e il pronto soccorso che è la cosa più importante perché, per noi, la pressione ospedaliera è quella che ci impedisce di curare le altre patologie. Noi abbiamo 2000 ricoverati Covid, noi abbiamo 2000 persone in meno, cardiopatiche ed oncologiche che possiamo curare.