Primo dicembre scattano le sanzioni per gli over 50 non in regola con la vaccinazione anti Covid. Sono scaduti infatti i termini fissati per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale dovuto a motivi sanitari, per evitarle ci sono due strade: il pronunciamento della Consulta sulla costituzionalità dell'obbligo e il tentativo della Lega che punta a congelare fino al 30 giugno 2023 le multe di 100 euro previste per gli over 50 non in regola. Il capogruppo del Carroccio al Senato e alla Commissione Giustizia hanno firmato un emendamento al decreto legge che contiene la norma contro i rave party che prevede la proroga del pagamento delle sanzioni al 30 giugno 2023. La platea di chi non è in regola è composta da circa un milione di persone. Tutto questo ovviamente a fronte del pronunciamento della Consulta che deciderà sulla legittimità dell'obbligo. Ad attendere questa risposta in tanti soprattutto dal mondo dei no vax, l'obbligo, inserito come strumento per arginare la pandemia da Covid in un Paese così colpito come l'Italia, all'inizio era previsto solo per medici ed infermieri ed è stato via via esteso ad altre categorie come insegnanti, Forze armate e di Polizia con le sanzioni in caso di inadempimento a partire dalla sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. Via via è stato superato fino ad arrivare all'attuale condizione: dal primo novembre non vale più nemmeno per chi lavora in corsia. A dubitare della legittimità costituzionale di quelle norme sono diversi tribunali, il più critico è il TAR della Lombardia che chiama in causa più principi costituzionali: la garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo, il diritto al lavoro e alla retribuzione, la tutela della salute, il principio dell'uguaglianza.