L’attesa di conoscere i contorni e soprattutto le possibili conseguenze nell’inchiesta Consip non placa le tensioni, anzi le accresce oltremisura. Turbolenze che lambiscono non solo lo scontro politico tra maggioranza e opposizioni, ma anche necessariamente le dinamiche interne al PD, nel mezzo del suo percorso congressuale, e al tempo stesso la tenuta del Governo, nel mirino dei 5 Stelle con la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro dello sport Lotti. Andrea Orlando, candidato Segretario e Ministro della giustizia, minimizza: “Lotti ha ricevuto un avviso di garanzia a dicembre, è singolare che se ne chiedano le dimissioni oggi”. Di sicuro toni da scontro aperto sono quelli tra Democratici e Pentastellati, con Luigi Di Maio che accusa Renzi di non poter non essere stato a conoscenza di una torbida – la definisce così – storia di tangenti come quella in corso. E chiama in causa anche Gentiloni, che ha chiaramente lasciato intendere di voler arrivare a fine legislatura. In un post paragona l’Esecutivo somministrato all’Italia al pari di una camomilla per un malato terminale. Insorge il PD. “Credo sia un’affermazione indecente per un uomo politico, perché strumentalizzare le condizioni di sofferenza dei malati terminali per polemica politica credo che sia davvero condannabile, ancora di più per chi riveste il ruolo di Presidente della Camera”. I 5 Stelle, però, rilanciano: “Dire una camomilla forse è anche fin troppo sincero rispetto a quello che sta succedendo su questa affaire e su questa situazione. Io penso che il Partito Democratico, Gentiloni, ma Renzi stesso dovrebbero più che pensare alle parole pensare a dare risposte”. Lega e Sinistra Italiana voteranno a favore, non così Forza Italia, che però non manca di attaccare duramente Governo e maggioranza: “È finita l’era Renzi”, dice il Capogruppo Brunetta.