La rete idrica in italia perde oltre il 38% dell'acqua

23 lug 2017
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Stato di calamità naturale, emergenza e razionamento sono le parole che più sentiamo risuonare in questi giorni. Un inverno senza pioggia e ora la siccità e il caldo intenso hanno compromesso le riserve idriche. Si ricorre, quindi, a misure tampone ma quello che manca è la prevenzione e la pianificazione. Paradossale se si pensa che il nostro è un Paese tra i più ricchi d’acqua del mondo, ma consumiamo più di qualsiasi altro in Europa e siamo il terzo al mondo, dopo Canada e Stati Uniti. Il sistema idrico italiano è in sofferenza in tutte le regioni. Il 2017 sarà sicuramente un anno record negativo per quanto riguarda le precipitazioni, ma ciò che rende l’emergenza drammatica è l’assenza di una reale programmazione e di una oculata gestione delle acque pubbliche. Di fronte ai cambiamenti climatici, chi gestisce l’acqua deve correre ai ripari con investimenti e tecnologie, mentre i consumatori devono fare la loro parte. Se la rete di distribuzione fa acqua da tutte le parti non è colpa del clima ma delle reti colabrodo. Secondo Utilitalia, l’associazione delle imprese idriche energetiche e ambientali, il tasso medio di dispersione al nord è del 26%, al centro e al sud del 46%. Tubi vecchi, scarsi investimenti e, quindi, manutenzione assente. Il 60% delle infrastrutture ha oltre 30 anni di vita, mentre il 25% ha oltre 50 anni ma, come le antiche civiltà ci insegnano, la buona edilizia civile non ha età se viene gestita bene. Fatto sta che tra i capoluoghi più virtuosi c’è Milano che fa registrare una perdita del 16,7%. Al di sotto della media nazionale, che è pari al 38,2%, si posizionano città come Aosta, Bolzano, Torino, Bologna. Roma perde il 44% dell’acqua immessa nella rete, Firenze il 47%, Palermo oltre il 54%. Ultima classificata, Potenza: su 10 litri immessi, ne arrivano nei rubinetti solo 3. Secondo uno studio dell’Unione Europea, rimediando alle perdite delle reti pubbliche di approvvigionamento, alcuni centri urbani risparmierebbero il 50% delle risorse idriche.

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