L'Alchimia, una stella Michelin nel centro di Milano, da 5 anni è aperto 7 giorni su 7, festività tutte incluse, pranzo e cena. Oggi manca il 35% del personale tra sala e cucina, con picchi del 50, stipendio medio offerto, da un minimo di 1.400 fino a 2.000 euro esclusi tredicesima e quattordicesima e due giorni di riposo a settimana. "Le difficoltà che riscontriamo nella ricerca di personale sono altissime. In fase di colloquio, laddove si presentano, perché anche questo è uno scoglio, il candidato a sentire il lavoro su turni, con possibilità di turno spezzato, ma comunque vada con due giorni di riposo a settimana, storce un po' il naso perché oggi la domanda è tanta e possono uscire su altri posti e quindi non non accettano di buon grado." E se nei ristoranti e bar la situazione è pesante, non va meglio per i commercianti. "Ad oggi ci risultano mancanti circa 2.000 persone nei settori del commercio e dei servizi, che in proiezione potrebbero essere assunti tra il mese di novembre i primi mesi di gennaio nelle oltre 17.500 attività commerciali che oggi sono presenti a Milano. Questo è un auspicio, ad oggi ci sono questi numeri mancanti, perché? Perché c'è un tema di sussidi e soprattutto di reddito di cittadinanza che ad oggi non ha permesso alle imprese di assumere e ai lavoratori non ha trovato la convenienza a lavorare. Fino a qualche anno fa, tutti i giorni venivano a presentarci una letterina, un curriculum e ce lo lasciavano in negozio, quindi questo era il nostro modo per poter raccogliere informazioni di personale, valutarli, chiamarli e farli venire, ma oggi questa cosa non è proprio fattibile, anche perché non ci portano i curriculum." "Di quanti siete sotto organico?" "Siamo sotto organico di 2 persone. Noi siamo in tre, avremmo bisogno comunque di altre due persone. Ci sono questi periodi per esempio molto importanti del Natale e quindi bisogna impacchettare, bisogna fare assistenza del cliente perché i negozi di quartiere fanno proprio questo.".























