24 anni per Finnegan Lee Elder, 22 per Christian Gabriel Natale Hjorth. La Corte di Assise di Appello di Roma ha ridotto le condanne per i due giovani americani responsabili dell'omicidio di Mario Cerciello Rega, Vice brigadiere dei Carabinieri, ucciso nel Luglio del 2019 a Roma. In primo grado entrambi erano stati condannati all'ergastolo, ma anche questa è una sentenza che il legale di Elder, che materialmente ha colpito Cierciello con 11 coltellate, non esita a definire, con durezza. "Un compromesso, ma a noi i compromessi non piacciono, abbiamo scoperto che in Italia la parola di un esponente delle Forze dell'Ordine anche se è smentita dai fatti e dai documenti, dai video è più creduta di quella di un cittadino normale." Meno rabbioso, ma altrettanto amaro il commento del difensore di Hjorth che si aspettava ne fosse riconosciuta l'innocenza. "Resta ovviamente, il rammarico per una condanna relativa alla responsabilità di un fatto che il nostro assistito non ha neppure percepito, non ha visto leggeremo ovviamente, le motivazioni della sentenza." Motivazioni che arriveranno tra 90 giorni; ma al di là di tutto resta il dolore di Rosa Maria Esilio la vedova di Mario Cerciello Rega la donna che l'aveva sposato appena 45 giorni prima che Elder lo accoltellasse. "Il sacrificio di mio marito Mario non deve essere dimenticato. Un servitore dello Stato e il dovere della Memoria non è soltanto di noi familiari, ma è di tutti. Vi prego di ricordarlo così. Un Carabiniere dagli occhi azzurro cielo, traboccanti di Felicità, di Onore e di Coraggio che morto nel momento più felice della sua vita.".























