Chissà se nell'interrogatorio di garanzia dalla sua cella nel carcere di Bergamo rettificherà quel poco che ha dichiarato finora agli inquirenti Jashan Deep Bashan, il 19 enne che la notte tra venerdì e sabato ha ucciso la vicina di casa: Sara Centelleghe, colpendola prima con pugni e poi undici volte con le forbici trovate nella cucina di casa di lei. Omicidio volontario aggravato dalla crudeltà è l'accusa per la quale lo stesso 19 enne pur reo confesso non è in grado di fornire un movente. "Non c'è stato nessun tentativo di approccio sessuale", ripete. Con gli inquirenti ammette di aver bevuto, testimoni riferiscono agli investigatori che quella sera come altre Deep avrebbe anche preso droghe. Mentre il paese si prepara a una fiaccolata in ricordo di Sara, prevista per giovedì, resta da chiarire anche quell'appuntamento mancato con l'amica di Sara che era con lei in casa ed è scesa proprio poco prima che Deep salisse e compisse l'omicidio. Un incontro fissato perché uno dei due doveva dare qualcosa all'altro forse uno scambio di droga e soldi, potrebbe essere anche qui la chiave dell'omicidio di Sara. Mercoledì intanto l'autopsia sul corpo di lei.