Arriva nel porto di Catania senza migranti, ma la polizia sale comunque a bordo. Questa volta, però, non ci sono persone da identificare. Gli agenti del Servizio centrale operativo devono, infatti, eseguire una perquisizione a bordo della Vos Hestia, nave della ONG Save the Children. Il reato sul quale indaga la Procura di Trapani è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, Procura di Trapani che ha dato il via alle indagini nello scorso agosto, quando i magistrati hanno disposto il sequestro della nave Iuventa della ONG tedesca Jugend Rettet, accusata di contatti con i trafficanti. A settembre era finito sul registro degli indagati anche il nome di Marco Amato, comandante della nave Vos Hestia. A fare il suo nome sarebbe stato il personale della Imi Securities Services, la società che si occupava della sicurezza a bordo della nave di Save the Children. Sulla Vos Hestia ha operato per diverso tempo anche un agente sotto copertura, che ha documentato con diverse foto i presunti contatti in mare aperto tra i trafficanti libici e gli uomini a bordo della Jugend Rettet. Immediata la replica di Save the Children, che in un comunicato ha sottolineato la propria totale estraneità alle indagini, precisando che la documentazione oggetto di ricerca è relativa a presunte condotte illecite commesse da terze persone e riaffermando la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo che, però, a seguito della riduzione dei flussi, viene sospesa, come già pianificato.