Fra Luca è stato qui, fino al 2005 nel Santuario di Sant'Antonio con il centro di ascolto e con la mensa Francescana, una delle 18 strutture di "Operazione Pane", che in Italia accolgono ogni giorno chi ha bisogno di un pasto caldo e di un riparo dalla strada e dalla povertà. Fra Luca è rientrato pochi mesi fa, e se possibile quelle contraddizioni tra i grattacieli di Milano e la fila delle persone che aspettano che si aprano le porte, sono ancora più forti. Ci guida all'interno della mensa tra i volontari, e ci racconta la storia di Francesco che arriva per primo ogni giorno da Aprile. "Ero rimasto senza lavoro la mia Naspi era finita e non ho più nessun altro tipo di introito. Non potevo neanche più pagare l'affitto, le bollette eccetera e sono arrivato qua anche perché avevo problemi ad avere cibo, erano diversi giorni non mangiavo più niente, 11 giorni per l'esattezza". Parlando con Francesco che un lavoro e una casa li aveva, capiamo che non tutte le storie di chi approda qui partono da lontano e non sono tutte storie di vite margine o di strada. Ma sono sempre di più le storie di persone che perdono il lavoro, che non riescono a provvedere a famiglie e figli, a pagare le bollette e a fare la spesa. "Aumentano anche le situazioni che coinvolgono i nuclei familiari quindi famiglie con anche figli a carico, e questo naturalmente è per la nostra realtà, per alcuni aspetti è anche un dato nuovo". Entriamo nella chiesa, incontriamo Barbara e Mario. Loro vengono a ritirare i pacchi, una casa oggi dopo 4 anni in strada ce l'hanno, e grazie a "Operazione Pane" anche un lavoro. Si sono conosciuti qui, Barbara 59 anni un percorso di transizione doloroso e Mario 56 che la guarda con gli occhi di chi va oltre. "Alla sera possiamo andarcene a casa, facciamo roba da mangiare stiamo in compagnia io e lei da soli, la nostra vita se dovesse essere così", "Vai sempre avanti, senza fermarti mai come un buldozzer e prima o poi, se insisti arriva il cambiamento".