Un cumulo di lamiere accartocciate e bruciate: è tutto ciò che resta del pullman della morte. Sedici vittime e ventisei feriti, tredici dei quali in gravi condizioni. Il bilancio è stato confermato dal Console generale di Ungheria a Milano, che questa mattina ha raggiunto il luogo del drammatico incidente. Uno schianto terribile, avvenuto poco dopo la mezzanotte, lungo l’autostrada A4, in direzione Venezia, all’altezza del casello di Verona est. Un pullman con a bordo cinquantasei persone, quasi tutti ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, studenti di un liceo ungherese, di rientro dalla Francia, dove avevano trascorso alcuni giorni in gita scolastica. Il pullman procedeva normalmente. Poi, per cause ancora in corso di accertamento, è sbandato e si è schiantato contro un pilone di un ponte dell’autostrada. Un impatto violentissimo, cui è seguito l’incendio, che non ha lasciato scampo a sedici passeggeri, morti carbonizzati. I feriti sono stati trasportati negli ospedali veronesi di Borgo Trento, Borgo Roma e San Bonifacio. Le dodici persone rimaste miracolosamente illese, grazie anche all’intervento di un insegnante, che ha riportato gravi ustioni, sono state portate in un albergo dove sono state raggiunte dai familiari e dove hanno fornito le proprie testimonianze alla polizia. Si ipotizza un malore del conducente, ma anche un problema meccanico al pullman. Tra le testimonianze al vaglio della Stradale, quella di un camionista, che ha riferito di aver notato il mezzo poco prima dell’incidente, con un evidente problema ad una ruota. La Procura di Verona ha aperto un fascicolo contro ignoti: omicidio colposo plurimo stradale, l’ipotesi di reato.