Ritardi esami Trapani, oltre 200 i malati oncologici

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3 giorni fa

Dopo la prima denuncia da parte dell'insegnante di Mazara del Vallo, che ha aspettato il suo referto per otto mesi prima di scoprire un tumore con metastasi, cominciando con enorme ritardo la chemioterapia. Altre storie sono venute alla luce, ma non sempre sono i pazienti a poterle raccontare. Lo hanno fatto i familiari di due uomini di Alcamo e di Partinico che deceduti prima che l'esito dell'esame istologico fosse loro comunicato. E lo fa adesso la figlia di un 87enne di Marsala, uno degli oltre 200 malati oncologici, a scoprire con quasi un anno di ritardo, una diagnosi che se fosse stata comunicata per tempo, forse avrebbe potuto permettere a lui come agli altri, di sottoporsi alle cure adeguate. L'uomo era stato operato l'11 aprile dello scorso anno per l'asportazione di una lesione l'esame istologico da eseguire con urgenza a Castelvetrano è arrivato solo ora, dopo 10 mesi e nel frattempo la situazione clinica è precipitata. Il tumore è in uno stadio troppo avanzato per essere curato. Ad una settimana dalla conclusione delle ispezioni avviate dal Ministero della Salute nella sede dell'ASP di Trapani, dove 3300 esami istologici si sono accumulati negli ultimi due anni, il Presidente della Regione Renato Schifani ha preannunciato sanzioni disciplinari contro il manager dell'ASP Ferdinando Croce. Intanto due procure, quella di Marsala e quella di Palermo, indagano per accertare le responsabilità penali e quelle amministrative di chi, tra incuria e negligenza, ha permesso che migliaia di pazienti oncologici venissero lasciati permessi senza una diagnosi.