Protocollo d'intesa per Genova 'Capitale del super calcolo'

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2 giorni fa

Genova città connessa al mondo. Con la firma del protocollo di intesa nazionale, un'alleanza pubblico-privato ai Great Campus degli Erzelli, il capoluogo ligure mette a sistema tecnologie industriali e scientifiche. E si candida a diventare gigafactory italiana per l'intelligenza artificiale, forte di essere già polo strategico nella gestione e nell'elaborazione del super calcolo per migliorare la ricerca biomedica e la sicurezza del dato. Due supercomputer, Davinci-1 di Leonardo e Franklin dell'Istituto Italiano di Tecnologia, fanno Genova città pioniera di alte prestazioni, pronta ad allargarsi anche ad altri settori di sviluppo. Un tema su cui il governo ragiona da tempo. "È già un disegno di legge votato dal Senato. Ora è all'esame della Camera per quanto riguarda l'intelligenza artificiale. E il governo è impegnato nell'elaborazione di una strategia sul quantum. Perché se ci sono delle strategie e poi sul territorio, iniziative come quelle di Genova e della Liguria, hanno un senso maggiore". Dei 200 miliardi di euro messi a disposizione dall'Unione Europea, per rendere possibile lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, 20 miliardi sono dedicati alla costruzione di gigafactory. Ma attenzione ai numeri, ancora troppo pochi i cervelli Stem. "4,5 milioni di solo ingegneri in Cina. Noi ne facciamo meno di un decimo, gli Stati Uniti un quinto. Quindi sarà un problema molto serio in futuro. Perché senza cervelli tutte queste potenzialità non si mettono a frutto". Una delle priorità è la formazione, perché l'intelligenza artificiale non è più fantascienza né miglioramento della qualità della vita. "Una medicina sempre più precisa, sempre più accurata, che va al target, va alla malattia, e consentirà di disegnare anche i farmaci con un costo molto, molto più basso. Questa è un po' la grossa sfida dell'intelligenza artificiale: consentirci non tanto di scoprire a caso delle molecole, ma di disegnarle ad hoc per curare la malattia. .