Parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, Borgata Ottavia, Roma. È la comunità di periferia che Francesco ha deciso di visitare. Ad attenderlo una grande folla di fedeli e semplici curiosi. C’è anche chi è arrivato in auto con la sua immagine sul cofano. Poco distante abita la sindaca di Roma, Virginia Raggi. In molti l’attendevano, ma lei era impossibilitata a partecipare, impegnata altrove. Il primo incontro di Francesco è con i bambini che nel campo accanto alla parrocchia gli rivolgono domande. Ti piace fare il Papa? Cosa ti fa contento? Cosa, invece, dispiacere? Bergoglio risponde con semplicità con il linguaggio per loro comprensibile. Mi piace fare il Papa, ma mi piaceva anche fare il prete. L’importante è fare sempre quello che il Signore vuole. Quando ero ragazzino mi piaceva andare allo stadio con la famiglia. Da Vescovo ero contento di stare con gli amici. Adesso mi piacciono tante cose della nuova vita a Roma. Cosa invece mi dispiace? Quelli che fanno il male volontariamente e anche chi fa troppe chiacchiere. Sono come i terroristi. “Voi avete sentito o visto sulla tv cosa fanno i terroristi? Buttano una bomba e scappano. Fanno questo. È una delle cose. Le chiacchiere sono così: buttare una bomba e andarsene via. Le chiacchierano distruggono”. Poi la celebrazione eucaristica e Francesco parla di come Cristo abbia scelto di essere povero e umile, deludendo coloro che si aspettavano come Messia un re potente e influente. Al termine della messa in parrocchia, Francesco, prima di partire, ha voluto ancora una volta salutare i fedeli che lo hanno atteso all’esterno per ore. “Vi chiedo di pregare per me. Ho bisogno perché devo fare il lavoro bene”.