Catania ripiomba in un nuovo lockdown. La città si blinda, strade e piazze si svuotano. Nel centro storico, insolitamente quasi deserto, rimane qualche turista ad ammirare i monumenti. L'appello della Prefettura è di non uscire, se non per stretta necessità. I negozi e i bar chiudono. "Fa paura questo ciclone?" "Sinceramente sì, perche è una cosa che praticamente, fino a oggi, nessuno di noi siciliani ha mai provato. Con un'intensità tale che si parla di livello 1". La città sembra prepararsi alla guerra, sacchi di sabbia davanti a finestre e vetrine, lastre d'acciaio o barriere di legno a protezione delle porte. "State mettendo in sicurezza l'attività?" "Sì signora" "È la prima volta che succede una cosa del genere?" "Sì, così forte sì. Stiamo creando una paratia per fermare l'acqua" "E come ci si sente?" "Ansia, abbiamo ansia". Tutti i volontari della Protezione Civile vengono messi in stato di pre allarme, reperibili nel più breve tempo possibile. La macchina dei soccorsi è pronta ad affrontare il peggio. "Fino certamente alle 24 di venerdì si passerà da allerta rossa, non più arancione, quindi stiamo cercando di attuare tutte le misure preventive. Innanzitutto abbiamo predisposto la chiusura di tutte le scuole, di tutte le attività commerciali, ad eccezione di quelli essenziali, e degli uffici pubblici in sinergia con il prefetto. Sarà chiuso anche il lungomare di Catania. Comunque la macchina della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco provenienti da tutta la Sicilia, anche dalla Puglia, dell'Esercito, dei Vigili urbani, di tutte le forze dell'ordine è in campo".