Ristagni d'acqua e proliferazione di muschi hanno portato in questi giorni a gridare al degrado di una delle più belle ville romane antiche, patrimonio UNESCO in Sicilia, Villa del Casale a Piazza Armerina. Nota in tutto il mondo per i suoi meravigliosi mosaici policromi. Ma se possiamo ammirare le ragazze in bikini o l'imponente corridoio della grande caccia con le immagini colorate di tigri, di elefanti e di leoni in realtà lo dobbiamo proprio ad agenti atmosferici come l'acqua e il fango. Per millenni infatti i mosaici si sono conservati sotto dieci metri di detriti fangosi che li hanno anche protetti da furti e trafugamenti. "Ciò che è stato trovato sono 3500 metri di mosaico pavimentale che rendono il sito unico nel suo genere. Di questi è mancante nella zona degli hospitalia una parte, una porzione di mosaico strappato di un vestibolo, probabilmente un mosaico a figure geometriche". A parte questa piccola porzione di mosaico strappato, tutto il resto è rimasto e la Villa del Casale non è nemmeno l'unico tesoro archeologico della zona non troppo distante infatti ad Aidone, si trova il Parco Archeologico di Morgantina e il museo dov'è conservata la celebre Dea trafugata dai tombaroli e poi restituita dal Getty Museum. A Los Angeles richiamava milioni di turisti ogni anno, ad Aidone decisamente pochi anche per la difficoltà di arrivarci, ma questa non è una scusa valida, la dea e il tesoro di Morgantina, così come la Villa Romana del Casale, sono gioielli assoluti da visitare almeno una volta, anzi anche più volte nella vita.