Due positività su 114 campioni analizzati in Italia. Il Fipronil, l’insetticida prodotto in Belgio e utilizzato anche sulle uova di allevamenti olandesi, è arrivato anche da noi. Dopo che la scorsa settimana un’azienda di distribuzione emiliana, con il deposito in un’altra regione, ha fatto sapere di aver comprato dei derivati a rischio, sono scattati gli accertamenti. NAS, Ministero e Regioni hanno avviato una serie di controlli a campione in negozi e allevamenti. Ora si lavora per capire la fonte di contaminazione di questi due campioni che dovrebbero essere sempre dei derivati. Dunque, né uova intere né prodotti finiti. Le due positività sono state segnalate a Regioni e ASL competenti territorialmente per ulteriori indagini sulla fonte di contaminazione e l’adozione di eventuali provvedimenti restrittivi. L’allerta sulle uova contaminate prosegue in tutta Europa. In Francia 17 tipi di cialde, tutte di origine olandese e in buona parte vendute con marchi della grande distribuzione, sono state ritirate dal mercato. Sono risultati coinvolti nello scandalo 14 imprese di trasformazione e 40 grossisti. In Germania le uova potenzialmente contaminate sarebbero oltre 28 milioni nella sola regione della Bassa Sassonia, al confine con l’Olanda, ma per il Governo tedesco circa 11 milioni resta la stima ufficiale dei casi di uova effettivamente contaminate. In Olanda i giudici hanno fatto arrestare due manager sospettati di essere all’origine del caso. L’attività delle autorità sanitarie italiane, dunque, prosegue anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento con le autorità regionali e i carabinieri dei NAS, che si è tenuta stamattina presso il Ministero.