L'annuncio è stato dato dalla presidente della Commissione Von der Leyen, e il fatto che Astra Zeneca abbia presentato all'Agenzia europea del farmaco la richiesta di autorizzazione per il suo vaccino anti-Covid è di certo una buona notizia per l'Europa, che ne ha già ordinate 300 milioni di dosi con un'opzione per altri 100 milioni. Il via libera dell'Ema potrebbe arrivare il 29 gennaio, le prime fiale agli Stati membri verrebbero consegnate dopo due settimane, dunque, a metà febbraio. Si tratta peraltro di un vaccino economico e soprattutto facilmente trasportabile. Si conserva infatti nei normali, frigoriferi, il che potrebbe rendere più semplice la somministrazione e dare una spinta alle vaccinazioni che in alcuni Paesi europei vanno avanti ancora a fatica. L'Italia in termini di dosi per abitante è al secondo posto dopo la Danimarca, mentre ad esempio il Belgio non ha di fatto ancora cominciato. Intanto la Commissione annuncia di aver chiuso le discussioni preliminari con la società francese Valneva che potrebbe diventare l'ottavo fornitore di vaccini per i 27 Paesi. Fa ancora discutere però il fatto che almeno uno Stato membro, la Germania, sembra aver violato l'accordo europeo che vietava acquisti paralleli in proprio, un comportamento che ha messo in imbarazzo la stessa Commissione che, dopo diversi tentennamenti, ha ora chiesto a tutti i Paesi di chiarire eventuali forniture acquisite autonomamente. Oltre che sulla Germania occhi puntati su Cipro e Danimarca. E a proposito di Germania la cancelliera Merkel ha detto di aspettarsi che nel suo Paese il lockdown dovrà andare avanti almeno fino all'inizio di aprile per evitare nuove impennate di contagi dovuti alla cosiddetta variante inglese del virus.