La scoperta dei ricercatori dell'università statale di Milano, che ormai da mesi nei laboratori di microbiologia e virologia studiano il virus sars-cov 2. Qui, analizzando una serie di campioni biologici di pazienti positivi, sono arrivati a identificare una nuova mutazione che riguarda una proteina molto piccola, la Orf-6, che ha una funzione regolatoria del virus. Abbiamo studiato tutte le proteine, tutte le mutazioni e abbiamo trovato in due pazienti, avendone selezionate comunque molti di più, questa mutazione nuova che ci ha sorpreso perché introduceva una codone di stop, cosa vuol dire vuol dire? Che la proteina ORF 6 non viene tradotta completamente, ma viene tradotta in una forma tronca e questo può portare ovviamente ad uno sviluppo di patogenesi del virus. Significa che questa mutazione potrebbe avere conseguenze sulla diffusione del virus nell'organismo umano e soprattutto nella sua evoluzione clinica. Abbiamo aperto una porta per andare a guardare quali sono i meccanismi che il virus utilizza per moltiplicarsi all'interno delle cellule, per regolare la quantità di replicazione che ha, quindi conseguentemente per capire se è possibile che questa mutazione che abbiamo trovato influisca sulla gravità della malattia o sulla sua totale asintomaticità. La ricerca, peraltro ancora all'inizio, spiana la strada allo studio del processo che innesca la malattia del covid, la mutazione individuata però al momento non sembra avere alcun tipo di influenza sull'efficacia dei vaccini anti covid.