Sì, in Italia non c'è solo una enorme evasione fiscale, anche se in riduzione anno dopo anno, ma lo Stato fatica a riscuotere le tasse, che non sono state versate e questo ci rivelano i nuovi numeri dell'Agenzia delle entrate e riscossione, 1280 miliardi di euro sono i soldi, che sono stati evasi o non sono stati dichiarati nel corso del tempo, di cui l'Agenzia delle entrate si è accorta, ma che comunque non riesce a riscuotere, non riesce a tornarne in possesso perché i contribuenti non pagano. Pensate che è una somma superiore all'intera spesa pubblica dello Stato e degli enti locali del 2025. Un numero enorme che tra l'altro è in forte crescita nel corso degli anni, nonostante gli interventi di tutte le maggioranze politiche per introdurre sanatorie, chi li chiama condoni, vere e proprie cancellazione di debiti ormai troppo vecchi che non sarebbero potuti essere riscossi e dall'altra parte anche record su recupero dell'evasione e anche sulla riscossione. Vediamo com'è possibile che questo numero purtroppo continui ad aumentare, al 31/12/2023 questa somma era di 1207 miliardi di Euro. Negli ultimi 12 mesi la riscossione ha avuto un buon risultato di 16 miliardi, ma nello stesso periodo, questi debiti si sono accumulati nuovi per 89 miliardi, quindi alla fine non si è riusciti a ridurre questa cifra, si svuota parzialmente questo magazzino fiscale viene chiamato, ma questo non è sufficiente per evitare che continui ad aumentare. Sono quasi 19 milioni gli italiani che hanno debiti pendenti col fisco, quasi uno su 2, anche se poi nella realtà dei fatti è poco più di un milione quelli che hanno i debiti più grandi, oltre i 100000 € che fanno la maggior parte di questa di questa somma e pensate che il 60% ha debiti riferiti ad almeno 10 anni diversi, cioè per 10 anni diversi, ha evaso il fisco o non ha dichiarato, tutto quanto c'era da dichiarare e non paga le cartelle esattoriali, gli avvisi di pagamento che arrivano dall'Agenzia delle Entrate, perché una risposta la dà l'ufficio parlamentare di bilancio, che dà un po' la colpa alle misure ripetute di definizione agevolata, le rottamazione delle cartelle o di annullamento dei debiti pregressi, che possono alimentare le aspettative su futuri condoni con effetti negativi sui versamenti. Insomma, non si paga perché si attende il prossimo condono. E il dato probabilmente più deprimente è il fatto che di questi di questa somma più della metà non sia, considerato ormai riscuotibile non c'è alcuna possibilità di andarla a recuperare secondo la stessa agenzia delle entrate. .