Nella nuova Alitalia vediamo che, basandoci sulle anticipazioni, la nuova flotta sarà pari a 47, e lo vedete, velivoli mentre invece 104 era la vecchia Alitalia. Secondo lei in qualche modo, Professore, una sorta di razionalizzazione di quella che sarà la nuova Alitalia, potrebbe in qualche modo portare una miglioria, oppure no? "Io sono assolutamente pessimista ogni volta che Alitalia ha ridotto le sue dimensioni ha tenuto costanti le perdite. Quindi quando Alitalia si riduce, riduce i ricavi, le perdite rimangono sostanzialmente costanti. Perdeva circa mezzo miliardo all'anno quando era pubblica e fatturava quasi 5 miliardi, poi è diventata privata il fatturato è sceso a 3 miliardi e le perdite sono rimasti più o meno abbiamo visto sul grafico tra i 500 e i 600 milioni all'anno. Quindi io penso che un ulteriore riduzione non migliorerà il disavanzo ma peggiorerà i ricavi. E purtroppo nel mondo delle compagnie aeree le dimensioni contano e quindi noi oggi abbiamo grandi gruppi Europei, quindi Air France, KLM, Lufthansa, British Airways con Iberia e 2 o 3 grandi vettori low cost che hanno centinaia e centinaia di aerei, quindi vanno dai 300 ai 7-800. E quindi una piccola flotta non è in grado di reggere la competizione sul mercato internazionale.