Giorno dopo giorno l’avvicinamento alla definizione della legge di bilancio, che dovrà essere presentata entro il 20 ottobre, si arricchisce di nuovi tasselli. Nel calderone di misure che al momento oscillerebbero in una forchetta tra i 23 e i 26 miliardi di euro, si è aggiunto l’annuncio, da parte del Governo, che l’ecobonus sarà prorogato nel 2017. Anche per il prossimo anno, dunque, le famiglie potranno usufruire per le ristrutturazioni edilizie con efficientamento energetico degli edifici, ma anche per il loro adeguamento antisismico, delle detrazioni fiscali che permettono di scontare il 65 per cento delle spese sostenute. Fra gli altri provvedimenti certi, la parte del leone va sicuramente agli oltre 15 miliardi necessari a sterilizzare le clausole di salvaguardia, che altrimenti farebbero aumentare in modo automatico l’Iva dal primo gennaio, mentre è già finanziato dalla legge di stabilità dello scorso anno, con 3 miliardi, il taglio dell’IRES, dal 27,5 al 24 per cento. Poi 1,2 miliardi dovranno essere accantonati per far fronte alle cosiddette “spese indifferibili” come le missioni di pace all’estero. Intanto, sul pacchetto previdenza Governo e sindacati dovranno trovare la quadra al tavolo convocato per martedì prossimo, che tra anticipo pensionistico, agevolazioni per i lavoratori precoci e aumento degli assegni minimi tramite la quattordicesima, potrebbe toccare i 2 miliardi di spesa. Mentre è già stato annunciato, ma di un’entità ancora da definire rispetto ai 300 milioni stanziati dalla scorsa finanziaria, l’aumento dei fondi a disposizione per il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici dopo sette anni di blocco.