La pace torna ancora una volta nelle parole di Papa Francesco durante l'Angelus, da piazza San Pietro una nuova richiesta ripetuta con forza per tutti i popoli coinvolti, perché la guerra, dice, è una sconfitta. "Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar e tanti altri paesi che sono in guerra, non dimentichiamo, non dimentichiamo. La guerra è una sconfitta." La richiesta di pace torna il giorno in cui il segretario di stato, Pietro Parolin, è in Ucraina, la martoriata Ucraina, come la definisce sempre Papa Francesco, a portare vicinanza, affetto e preghiere ed è sempre la pace a tornare nelle riflessioni di Bergoglio, anche quando lancia un messaggio per gli imminenti Giochi Olimpici, che siano occasione d'inclusione e tregua. I fedeli in piazza sotto il caldo romano ascoltano con striscioni e bandiere. Trovare il tempo, dice Papa Francesco, il tempo per fermarsi, non farsi attanagliare dalla fretta della società, non perdere di vista l'essenziale. "Possiamo chiederci, io mi so fermare durante le mie giornate? So prendermi un momento per stare con me stesso, stare con il Signore oppure sono sempre preso dalla fretta, preso dalla fretta, la fretta per le cose da fare? Sappiamo trovare un po' di deserto interiore, in mezzo ai rumori e alle attività di ogni giorno?".