Colpi di arma da fuoco e poi un'esplosione. Erano circa le 16, ora locale, le 15 in Italia quando un commando di tre terroristi, tra cui una donna, ha preso d'assalto il quartier generale dell'industria aerospaziale statale turca, la TUSAS, che si trova a Kahramankazan, periferia nord-ovest di Ankara. I tre, secondo la ricostruzione, sono arrivati al cancello d'ingresso della struttura, hanno fatto esplodere un veicolo per creare un varco, poi sono entrati ed è iniziato uno scontro a fuoco con le forze dell'ordine. Dopo diverse ore di tensione e di notizie frammentarie, sul terreno rimangono diverse vittime, anche due terroristi. Tra i feriti alcuni sono in condizioni critiche. Lo ha confermato il Presidente turco Erdogan dalla Russia, dove si trova per il vertice dei paesi del gruppo BRICS. La matrice dell'attacco, quella terroristica, è stata confermata fin da subito dal Ministro dell'Interno, ma non c'è stata alcuna rivendicazione. Per questo la Procura Generale di Ankara ha avviato un'indagine sull'attacco e nominato un pool di nove procuratori per cercare di chiarire l'origine dell'assalto. Il Ministro dell'Industria e della Tecnologia ha sottolineato che l'industria della difesa è cruciale per una Turchia indipendente e che quindi non ci saranno passi indietro. All'interno della TUSAS erano presenti tecnici italiani. "Non hanno mai corso un reale pericolo. Adesso stanno lasciando l'area dove si stava svolgendo questo evento aerospaziale quindi credo che non ci siano più, per loro, problemi".