Centinaia di manifestanti si sono radunati martedì davanti alla sede della radiotelevisione serba (RTS) a Belgrado, accusando l’emittente di coprire le responsabilità del governo nel crollo della stazione ferroviaria avvenuto nel 2024. Gli studenti promotori della protesta hanno osservato 16 minuti di silenzio per commemorare le vittime, mentre altri manifestanti fischiavano e scandivano slogan. Il movimento, attivo da cinque mesi, rappresenta la più grande sfida al potere del presidente Aleksandar Vucic in oltre un decennio. I cittadini denunciano corruzione e impunità come cause del disastro.