Tra i primi dibattiti, Joe Biden era il bersaglio prediletto dei suoi compagni di palco; il quarto dibattito fra i candidati per la nomination democratica segna l'inizio di una sfida a due, quella fra l'ex Vicepresidente ed Elizabeth Warren. La senatrice del Massachusetts, settimana dopo settimana, sta scalando i sondaggi e ormai è testa a testa con Biden. Non a caso nel confronto di ieri sera è lei al centro degli attacchi dei colleghi, in particolar modo sulla sanità e sulle sue idee sulla tassazione e sulla parcellizzazione delle multinazionali. Sul primo punto ad esempio la Warren è a favore della copertura sanitaria universale, ma, a differenza di Bernie Sanders, che ha ammesso la necessità di aumentare le tasse per affrontare una riforma così imponente, resta vaga sulle coperture, accusano i rivali, che le rimproverano anche la scarsa incisività in politica estera, tema dominato nel dibattito di ieri sera dalla questione siriana. Ancora una volta il convitato di pietra resta Donald Trump, che unisce tutti i candidati nel sostegno, senza se e senza ma, all'impeachment. Durissimo, in particolare, Joe Biden, che definisce Trump il Presidente più corrotto che l'America abbia mai avuto. E prova a difendere la sua posizione e quella di suo figlio nell'ambito dell'Ucrainagate. Per la prima volta ieri sera è stato anche affrontato il tema dell'età e delle condizioni di salute di alcuni candidati, di cui tre (Sanders, Biden e Warren) hanno più di 70 anni. In particolare il senatore del Vermont ha dovuto rassicurare dopo il recente infarto, sottolineando di essersi completamente ripreso, ringraziando tutte le persone, anche fra gli altri candidati, che gli hanno mostrato la loro vicinanza in un momento difficile. E per lui in serata è arrivato anche un endorsement importante, quello della giovane stella dei democratici Alexandria Ocasio-Cortez.