Siamo solo nei primissimi giorni di una trattativa che ne dovrebbe durare 90, quindi è prematuro dire come andrà: Bruxelles ha chiarito il suo obiettivo agli interlocutori americani. Vorremmo arrivare a 0 tariffe reciproche per i prodotti industriali e automobilistici, dice il portavoce della Commissione Europea, ma c'è ancora molto da lavorare. I negoziati però sembrano essere da subito molto concreti. Dall'altra parte gli americani tengono molto a far tornare le industrie manifatturiere e le produzioni in generale nei propri confini nazionali. Ciò che pesa sulla trattativa e qui a Bruxelles nessuno lo nasconde, è l'imprevedibilità e per l'Europa l'inaffidabilità di Donald Trump, che da un momento all'altro potrebbe di nuovo cambiare rotta e rovesciare il tavolo. Per questo il portavoce della Commissione, e lo stesso commissario Sefcovic, incaricato dei negoziati, precisano che dovessero questi fallire, l'Europa avrebbe pronte una serie di misure di ritorsione contro i dazi americani. E sempre la Commissione Europea precisa chiaramente un'altra cosa: nonostante oggetto dei negoziati siano non solo i dazi diretti, ma anche le norme e gli ostacoli vari all'attività delle aziende tra le due sponde dell'oceano, tutte quelle regole europee che proteggono la salute, la qualità dell'alimentazione e la sicurezza dei cittadini non saranno oggetto di negoziati. Gli standard europei non si cambiano. .