Guerra in Ucraina, incertezze dell'accordo su minerali rari

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1 mese fa

Ormai i due leader si mandano messaggi su base quotidiana in attesa di incontrarsi quanto prima. L'ultimo è stato Putin che ha offerto di vendere alle compagnie americane non solo l'alluminio, ma anche le terre rare russe, incluse quelle tutte da valutare, che sarebbero presenti nei territori occupati in Ucraina. Ma la Russia, ha precisato Putin, ha molte più risorse di quante ne abbia Kiev. Anche Trump, in conferenza stampa insieme a Macron, parla delle terre rare e sostiene che L'accordo sia prossimo alla chiusura. Quello dei minerali strategici è diventato uno dei punti critici di un possibile accordo per il cessate il fuoco in Ucraina. Trump, ottenendo lo sfruttamento di questi minerali, vorrebbe rientrare dei soldi spesi per aiutare Kiev, ma soprattutto le terre rare, fondamentali per la produzione di apparecchiature digitali e per le auto elettriche che sono al momento attuale sostanzialmente un monopolio cinese che Trump vuole rompere tramite l'accordo con Kiev e con Mosca. Ma le certezze sulla presenza di questi minerali in Ucraina sono ancora poche. Dunque non è chiaro quante terre rare abbia effettivamente l'Ucraina. Quel che conta, poi, è anche dove si trovino, se nei territori controllati da Kiev o in quelli occupati dalla Russia. Se le terre rare sarebbero nelle zone occupate, dunque non è così per il titanio, essenziale per l'industria aerospaziale e per l'uranio usato per le armi e per l'energia nucleare, i cui giacimenti in Ucraina sarebbero, secondo Zelensky, i più importanti in Europa e che si trovano in entrambi i casi lontano dalla linea del fronte. .